FUTURE OF WORK, WORK OF THE FUTURE

Una delle domande più frequenti poste a chi cerca un nuovo lavoro è “Ma lei fra 10 anni dove si vede?”. Ebbene, forse sarebbe più corretto chiedere… “Ma lei fra 10 anni dove si vede seduto?”. Uno degli aspetti più importanti della quarta rivoluzione industriale è infatti la smaterializzazione del luogo fisico di lavoro. E non stiamo parlando della sua perdita, quanto piuttosto della sua “liquidità” per definirla in gergo più attuale. Se infatti il termine “liquido” ben si adatta a quello che stiamo vivendo in questo particolare momento, cosa potremo aspettarci in un futuro quanto mai prossimo? Estremizzando i passaggi, dal tradizionale ufficio (rigidamente chiuso) siamo passati al più collaborativo open space, fino ad arrivare al delocalizzato smart working. Un report realizzato da una famosa multinazionale nel settore della stampa da ufficio prova a cercare alcune risposte a queste domande.

Cambio di paradigma: rivoluzione nel pensiero

Future of Work è il titolo di una recente ricerca condotta da Ricoh e che analizza più di 200 tra report, articoli, blog e podcast pubblicati in tutto il mondo. Disponibile a questo indirizzo è un ottimo spunto di riflessione e di approfondimento per capire non solo i cambiamenti di ruolo e occupazione che sono richiesti ai lavoratori, quanto piuttosto le tecnologie a supporto dei medesimi. All’interno colpisce per la sua “drammaticità” una slide che vogliamo qui riportare e i cui dati derivano da World Economic Forum. L’impatto delle nuove tecnologie comporterà nel mondo la soppressione e sostituzione nei prossimi tre anni di circa 73 milioni di posti di lavoro. Sostituzione che avverrà logicamente a favore di macchine e algoritmi. Secondo le previsioni nello stesso periodo “dovrebbero” crearsi (il condizionale è d’obbligo) oltre 133 milioni di nuovi posti.

Sempre secondo il W.E.F. l’occupazione di questi posti sarà legata però alla capacità di esprimere doti quali pensiero analitico, innovazione, creatività, originalità, leadership e collaborazione. Come è facile intuire, solo una profonda rivoluzione degli istituti scolastici permetterà ai giovani di sviluppare queste skills. Quello che viene richiesto è infatti ormai lontano anni luce dal tradizionale nozionismo. Dal canto loro le aziende dovranno intensificare quanto prima la ricerca di candidati in possesso di queste peculiari caratteristiche. Prenotare i migliori studenti di Istituti Superiori e Università, nella speranza che si traducano poi in versatili figure professionali, è obbligatorio. Come evidenziato da Future of work sarà la capacità ad approcciare questa nuova filosofia del lavoro a determinante lo sviluppo dei sistemi paese, più ancora della stessa tecnologia impiegata.

Future of work: arriva la Mixed Reality

Scopo ultimo della tecnologia è aiutare l’uomo nel lavoro e nella sua vita quotidiana. Che impatto avranno quindi tecnologie come Realtà Virtuale e Realtà Aumentata sui tradizionali posti di lavoro? Sarà possibile avere una generazione di addetti alla produzione in grado di lavorare da remoto all’interno di fabbriche completamente robotiche? Sensoristica sempre più sofisticata e trasmissioni ultra veloci di cui 5G è solo una base di partenza, come rivoluzioneranno il mondo della produzione? AR e VR sono già impiegate sui luoghi di lavoro per fornire assistenza a manutentori e in fase di addestramento, soprattutto in ambienti ad alto rischio. Si tratta però di tecnologie facilmente trasferibili anche nel mondo del retail e dei servizi. Un caso emblematico quello di Widiba Home con sportelli virtuali al servizio della clientela o la catena OVS con camerini in cui esperienza fisica e digitale si incontrano per una migliore customer experience. Negozi virtuali in cui fare shopping, non a caso Amazon e Facebook stanno investendo pesantemente su dispositivi indossabili, saranno disponibili a brevissimo, rivoluzionando di fatto l’eCommerce come lo conosciamo. Formare figure professionali in grado di approcciarsi a queste tecnologie, oltre che necessario, sarà anche incredibilmente avvincente.

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