Il consulente SAP è una comparsa relativamente recente nel mondo del lavoro, nato in concomitanza con l’arrivo sul mercato delle più avanzate tecnologie per le imprese. Ma cosa fa esattamente il consulente SAP e perché affidarsi a questa figura?
SAP sta per Sistemi, Applicazioni e Prodotti nell’elaborazione dati, ed è il nome della multinazionale europea fondata nel 1972 che si occupa di soluzioni software per la gestione di operazioni aziendali e relazioni con i clienti. SAP è nota soprattutto per il suo sistema ERP, Enterprise Resource Planning, considerato il migliore sul mercato. Ricordi? Abbiamo parlato di SAP S/4HANA qui.
La cosa più interessante è che il software gestionale SAP è completamente personalizzabile sulle esigenze specifiche delle aziende. Il compito principale di chi si occupa di consulenza SAP è quindi di ascoltare il management e comprenderne appieno le necessità.
Il consulente SAP, in genere, ha un background tecnico, economico e ingegneristico, formazione che lo rende in grado di analizzare la situazione aziendale corrente e offrire una soluzione adatta ad ottenere i miglioramenti desiderati.
Quali sono le fasi della metodologia ASAP?
La metodologia SAP si compone di 5 fasi. Si definisce ASAP la parte del ciclo di vita dello sviluppo software (Software Development Life Cycle) utilizzata per pianificare i progetti SAP.
Vediamo nel dettaglio le 5 fasi:
- Preparazione del progetto: è assolutamente impensabile poter implementare un software così complesso in azienda senza un’adeguata fase preparatoria. La fase 1 ha il compito delicato di raccogliere informazioni e risorse. Informazioni, nel senso di chiarire obiettivi e necessità; risorse, nel senso di creare un team interno all’azienda in grado di diffondere il cambiamento.
- Business Blueprint: Lo scopo di questa fase è raggiungere una cognizione comune di come l’azienda intende gestire la propria attività all’interno del sistema SAP. Il risultato è il Business Blueprint, l‘atto che si concentra sulla comprensione, documentazione e autenticazione delle specifiche del progetto.
- Realizzazione: la fase tre ha l’obiettivo di implementare tutti i requisiti dei processi aziendali. La metodologia di configurazione del sistema è fornita in due pacchetti di lavoro:
- Baseline o configurazione di base: comprende i requisiti di priorità dell’azienda, garantendo che possano essere implementati rapidamente.
- Final Configuration o configurazione di ottimizzazione: è un processo iterativo in cui s’impostano i requisiti aziendali e si conferma che questi siano soddisfatti nel sistema R/3. La configurazione finale è un processo di trasformazione che espande la soluzione Baseline, definita nel BluePrint.
- Preparazione finale: in questa penultima fase, lo scopo è completare la preparazione finale (inclusi test, formazione per l’utente finale, gestione del sistema e attività di cut-over) per essere certi sia tutto pronto per il go-live. La fase di preparazione finale serve anche a risolvere eventuali criticità riscontrate nelle fasi precedenti.
- Go-live e supporto: lo scopo di questa fase è passare da un ambiente di pre-produzione orientato al progetto a un’operazione di produzione live.

Perché affidarsi ad un consulente SAP?
In questo articolo abbiamo visto chi è e cosa fa il consulente SAP, figura indispensabile per implementare il software nel modo più propizio per la tua azienda e preparare i tuoi dipendenti ad utilizzarlo al meglio. Il consulente si assicura che il sistema funzioni senza intoppi e il flusso aziendale sia completo e corretto. Ciò che rende un consulente SAP una guida eccezionale è la sua sensibilità e capacità di comprensione; il suo obiettivo è trasferire il proprio know-how al cliente.
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